giovedì 28 maggio 2009

Mah... proviamo! - Parte seconda


Lo swing di Tiger Woods. Eleganza, tecnica e potenza.

Il Golf non si improvvisa. Per trarne il massimo beneficio e soprattutto godimento nel gioco, è indispensabile, almeno all'inizio, affidarsi ad un buon maestro che ti sappia impostare da subito in maniera adeguata. Partire da soli o con qualche consiglio carpito qua e là potrebbe portare a movimenti e posture errate che sono poi diffici da correggere. All'inizio può essere un pò frustrante. Niente di cui spaventarsi per carità. Però, quando le prime volte vedi che nonostante tutto l'impegno la pallina non parte, non vola o non la colpisci e continua a guardarti beffarda sul tee, beh un pò di sconforto ti viene. Poi inizi a colpirla con più continuità, e allora cominci a valutare le distanze... 40 metri, poi 50, 60, 80 e sempre più lontano. E poi ancora cominci a valutare se la palla va dritta, oppure se gira a destra (il temutissimo slice). Insomma è da qui che si orgina il temutissimo virus del golf. La ricerca di un miglioramente continuo e la voglia di misurarsi con sè stessi. Alla prossima

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